Non si tratta ovviamente di un mammifero ma di un rettile. La particolarità sorprendente sta nel fatto che nei resti di una femmina incinta, vissuta 250 mln anni fa, non è stato trovato un uovo ma un embrione situato nella gabbia toracica
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14 febbraio 2017Trovati in Cina i resti di un grande rettile marino, lontano antenato dei coccodrilli, che si riproduceva come un mammifero. La scoperta, pubblicata su Nature, si deve ai ricercatori coordinati da Jun Liu, dell’università della Tecnologia a Hefei, in Cina. ”E’ una scoperta importante: che aiuta a ricostruire la storia dell’evoluzione” ha spiegato il biologo evolutivo Maurizio Casiraghi, dell’università Milano Bicocca. ”Il quadro della vita del passato è poco rappresentato, ben il 90% delle pagine di questo libro si è perso. Di conseguenza – ha aggiunto – fossili come questi sono preziosi e ci aiutano a valutare meglio il livello di diversità delle specie del passato e di strategie riproduttive”.
I resti scoperti in Cina appartengono a un rettile insolito, dal collo molto lungo, che si chiamava Dinocephalosauro e apparteneva al gruppo degli Arcosauromorfi. Era un predatore di pesci che popolava i mari poco profondi a sud di quella che oggi è la Cina, nel Medio Triassico, circa 250 milioni di anni fa. Finora si pensava che questi antichi rettili si riproducessero deponendo le uova e la scoperta di un embrione nella gabbia toracica della madre ha meravigliato i ricercatori, che all’inizio hanno avuto qualche dubbio: ”Non eravamo sicuri se si trattasse dell’ultimo pranzo della madre o del suo piccolo non ancora nato” ha detto Jun Liu. ”Un esame più attento ha mostrato che avevamo scoperto qualcosa di insolito”. L’embrione ha la testa rivolta verso l’alto e non si può confondere con una preda ingerita perché queste di solito hanno la testa in giù, dal momento che il predatore le ingoia proprio dalla testa. Un altro indizio importante, che scarta l’ipotesi della preda, è che il piccolo rettile all’interno della madre è della stessa specie. Una riproduzione di questo tipo implica anche che il sesso della prole di questi rettili fosse determinato dai geni, come accade nei mammiferi. Nelle specie collegate, invece, come i coccodrilli e alcune tartarughe, il sesso della prole è determinato dalla temperatura nel nido. (Fonte ANSA).