L’animale, un cucciolo di otto mesi, è stato portato in Italia dalla Romania senza il passaporto europeo e le certificazioni sanitarie
Bagno a Ripoli (Firenze), 7 dicembre 2015 – Sequestrato un cane utilizzato per l’accattonaggio (foto di archivio). Da tempo il Nucleo Guardie Zoofile l’ENPA di Firenze controllava una persona che usa cani per la pratica dell’accattonaggio obbligando gli animali a stare seduti e fermi per diverse ore presso il Centro Commerciale Coop di Ponte a Ema nel Comune di Bagno a Ripoli.
I controlli effettuati dal Nucleo Territoriale del Distaccamento Guardie Zoofile ENPA – Valdarno – Val di Sieve, avvenuti in diversi distinti giorni del mese di novembre hanno portato al sequestro di un cane illegalmente importato in Italia e usato per l’accattonaggio. Il cane è stato sequestrato amministrativamente a un cittadino rumeno, nel Comune di Bagno a Ripoli in località Ponte a Ema.
L’uomo sfruttava l’animale per la questua all’ingresso della Coop. Il cane, un meticcio cucciolo di circa 8 mesi, è di provenienza rumena, è sprovvisto di microchip, certificazioni sanitarie e vaccinazioni e con il libretto sanitario rumeno palesemente non regolare. Il proprietario, conosciuto come abituale frequentatore del luogo, in quanto già plurisanzionato per l’accattonaggio alcuni mesi fa con altri cani, si è giustificato dicendo di avere importato il cucciolo in Italia dalla Romania da 4/5 giorni. Ai sensi della Legge n. 201 del 2010, il cane veniva sottoposto a sequestro amministrativo in quanto introdotto illegalmente in Italia senza il trattamento sanitario previsto.
Oltre al sequestro amministrativo del cane, è stata contestata la violazione amministrativa di 200 euro di competenza U.V.A.C. – Uffici Veterinari per gli adempimenti Comunitari – di Livorno. Il cagnolino è stato preso in custodia da volontari ENPA e sottoposto dalla ASL Servizi Veterinari al controllo sanitario di rito previsto per i cani provenienti da paesi esteri.
“Dai fatti accertati,- sottolineano le Guardie zoofile dell’Enpa – ne consegue che la pratica dell’accattonaggio con uso di animali, già debitamente segnalata da questo Ente agli Enti Locali preposti alla tutela degli stessi (Comune) è evidentemente redditizia e in forte espansione, come dimostrano le decine di segnalazioni effettuate dai cittadini a questo Nucleo. Le normative della Comunità Europea e quelle dello Stato Italiano hanno ratificato da tempo precise e opportune direttive e leggi tese sia alla tutela degli animali durante il trasporto sia alla salute degli stessi con precise e inderogabili norme sulla sicurezza sanitaria degli animali da malattie endogene di paesi comunitari o extracomunitari. Si auspica che l’Amministrazione del Comune di Bagno a Ripoli ratifichi il regolamento sulla tutela animali, con dettagliate norme sanzionatorie anche in merito a questa pratica incivile fatta a scopo di lucro con l’uso di animali”.
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