Sette cuccioli abbandonati in un cassonetto dei rifiuti © MinervinoLive
L’insensibilità e la crudeltà umana hanno colpito ancora. L’efferatezza verso gli animali si è manifestata questa volta nei confronti di sette cuccioli abbandonati in un cassonetto dei rifiuti collocato nell’area di parcheggio del cimitero di Minervino Murge.
A rinvenire i cagnolini ammucchiati in una cassetta in plastica, sono stati i venditori di fiori che sul far del mattino si dispongono solitamente in quella zona. Il fenomeno dell’abbandono, in sensibile crescita negli ultimi anni, scaturisce dalla mancanza di civiltà e arretratezza culturale che conducono alla trascuratezza e al disinteresse verso gli animali. Duramente contestato dalle associazioni animaliste, l’abbandono porta anche al randagismo, cosa riprovevole oltre che pericolosa poiché spesso causa di incidenti stradali.
In Italia l’abbandono è vietato ai sensi dell’art.727 del codice penale che al 1 comma recita che chiunque abbandona animali domestici è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Un ulteriore intervento normativo, con la legge n. 189/2004 ha rafforzato la tutela degli animali nell’ordinamento italiano. La legge dunque si fa garante del sentimento umano verso gli animali visti come esseri dotati di una propria sensibilità e in grado di percepire il dolore che può derivare dall’abbandono e dalla mancanza di adeguate attenzioni.
Ovviamente però se manca la prova diretta dell’abbandono è molto difficile perseguire il colpevole. È improbabile accertare chi stamane si è reso colpevole di un atto cosi degradante. Episodi simili si sono verificati a Minervino anche precedentemente con modalità diverse ma pur sempre raccapriccianti. La nostra comunità deve fare i conti anche col fenomeno del randagismo. Il Ministero della Salute italiana esorta ad una più accorta gestione della fertilità dei propri animali per non incrementare il numero degli abbandoni determinati da cucciolate indesiderate. Occorre elaborare pertanto una politica di controllo delle nascite per evitare non solo il fenomeno del randagismo ma anche quello del sovraffollamento dei canili. Chi decide di allevare un animale domestico deve farlo responsabilmente. D’altronde non sempre è l’animale ad avere bisogno dell’uomo, spesso è l’uomo stesso che trae beneficio dall’animale.
