Campi Bisenzio (Firenze), 27 marzo 2017 – Cani e padroni felici, finalmente senza divieti al centro commerciale I Gigli. Prima domenica di porte aperte per gli amici a quattro zampe dopo il ‘referendum’ fra i clienti che ha sancito la storica decisione. Ma tanti non ne sapevano niente: un po’ di sorpresa, tanti commenti positivi. «In effetti ho visto all’entrata il cartello di benvenuto – racconta Alessandra Kidd, signora di origine inglese residente a Firenze – ed è stata una bella sorpresa. Io comunque porto sempre il mio cane con me».

Con Alessandra c’è Cleopatra, un simpatico lagotto. La signora, come tanti altri padroni, era già munita di sacchettini per l’eventuale raccolta dei ‘bisognini’, ma ora agli ingressi dei Gigli sono stati posizionati anche alcuni distributori di sacchetti e palettine. Così nessuno potrà avere scuse. «E’ giusto far entrare i cani – sottolinea Arianna Frediani di Massarosa, ai Gigli con il suo Jack Russel di nome Carlo di 3 anni – perchè gli animali fanno parte della famiglia. E’ vero, alcuni supermercati non li fanno entrare, ma in generale non ho mai avuto problemi e credo la decisione presa dai Gigli sia più che corretta». Ma prima cosa succedeva? I cani potevano comunque entrare ai Gigli, ma erano capitati casi in cui alcuni vigilanti avevano respinto i clienti. Nel dicembre scorso, per evitare altri problemi, il centro commerciale ha così deciso di indire il «ReferenDog», una consultazione popolare on line che ha decretato la vittoria del «sì» (sì all’ingresso dei cani, naturalmente) con il 74% dei voti. Ben 8998 i consensi espressi: il 71% da donne e il 29% da uomini.

Una novità che consente ora l’ingresso dei cani, che dovranno comunque essere condotti al guinzaglio e, se di grossa taglia, con la museruola. Divieto assoluto di portare gli animali nei carrelli. A Panorama entrano solo i cani di piccola taglia nei trasportini o nelle borse. All’esterno c’è sempre l’area attrezzata per i cani. «Fra ieri e oggi nessuna particolare richiesta di informazione – spiega Adele Sara Statunato, del Gigli Point – perchè i cartelli sono molto chiari. In precedenza, tutti i giorni i visitatori chiedevano come dovevano comportarsi».

E nei negozi del centro commerciale come è stata presa la novità? I negozi dei Gigli si definiscono «friendly dog», amici dei cani: «Non abbiamo notato – dicono Chiara Motta e Sara Pugliese, commesse di Lovable – grandi differenze rispetto al periodo precedente al referendum. Se i padroni sono felici dello shopping in compagnia con i loro cani, lo siamo anche noi. Abbiamo visto comunque notato alcuni gesti di cortesia: ad esempio una signora è entrata in negozio per fare acquisti, mentre il marito è rimasto in galleria adattendere con un cane di grossa taglia al guinzaglio. Qualcuno può aver paura ed è giusto stare a distanza».

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