Madrid – Anche in Spagna gli animali non saranno più considerati, davanti alla legge, come cose bensì come esseri senzienti con le relative ricadute. Lo ha stabilito il Parlamento di Madrid con una votazione all’unanimità, recependo una proposizione del partito popolare che mirava a ottenere che gli animali venissero finalmente considerati «esseri vivi dotati di sensibilità».
Con questa riforma, che potrà ancora essere soggetta a modifiche nel restante cammino parlamentare, la Spagna si muove nella direzione di altri Paesi europei come Germania, Francia, Austria, Portogallo e Svizzera, che già hanno legiferato per impedire che gli animali siano considerati come meri oggetti in ambito giuridico.
Finora – si legge su El Paìs – in Spagna gli animali venivano equiparati a mere cose, un «bene mobile» che poteva essere caricato o imbarcato come se si trattasse di un bagaglio o di un peso o anche essere inclusi negli assi ereditari senz’altra considerazione che il loro valore economico. Attualmente – spiega ancora il giornale spagnolo – la legge non precisa nemmeno cosa debba essere fatto di un animale domestico in caso di rottura familiare.
Obiettivo della legge spagnola è di attribuire agli animali «un rango differente» che permetta di far loro ottenere «una protezione maggiore». Gli animali domestici, ad esempio, potranno contare su maggiori diritti e però al tempo stesso i loro proprietari dovranno assumersi maggiori obblighi davanti alla legge.
Se la nuova legge porterà la Spagna in compagnia di numerosi altri Paesi europei, invece l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea sortirà un effetto opposto. Avrà infatti piena attuazione la legge approvata il mese scorso a Londra che definisce gli animali come «incapaci di provare dolore o emozioni». Dopo la Brexit, pertanto, gli animali nella legislazione britannica non saranno più considerati esseri senzienti: un percorso esattamente opposto a quello compiuto adesso dalla Spagna.