C’è paura tra i proprietari di cani in diversi quartieri della città di Genova dopo le numerose segnalazioni di spugne fritte, polpette avvelentate e bocconi di carne con chiodi ritrovati in alcune zone. Come racconta Il Secolo XIX, il tam tam si è propagato nella rete e il timore è che si ripeta la strage dell’anno scorso, quando 14 cani morirono.
“Non abbiamo notizia di cani avvelenati e non abbiamo ricevuto richieste precise di intervento”, spiega al quotidiano Massimiliano Fosati, il comandante degli agenti della sezione ambiente, anche se nei giorni scorsi è arrivata almeno una denuncia da parte di un frequentatore dei parchi di genova, mentre le guardie zoofile hanno disposto degli accertamenti dopo un ritrovamento in via San Felice a Molassana di un’ottantina di piccioni morti che “con tutta probabilità avevano mangiato dei bocconi avvelenati“.
C’è però anche il caso di un cane operato d’urgenza in una clinica, come racconta la veterinaria Chiara Vaselli: “L’animale aveva ingerito una spugna fritta, che era finita nello stomaco. Senza l’intervento sarebbe morto per occlusione intestinale”. Il fatto risale a circa due mesi fa, ma lo scorso 11 marzo il padrone di un cane ha pubblicato su Facebook la foto di una presunta spugna fritta trovata sulla spiaggia di Voltri. Tuona Fabio Dolia, del gruppo Animalisti genovesi: “Il fenomeno è preoccupante e non si tratta solo di una leggenda metropolitana.“.