L’obiettivo più importante del trattamento della sindrome dilatazione-torsione gastrica è la correzione del collasso circolatorio.
Bisogna puntare sulla stabilizzazione cardiovascolare prima della chirurgia, poiché da ciò dipende il successo della pratica chirurgica stessa. Prima del 1983, il tasso di sopravvivenza post-chirurgica in caso di torsione gastrica era di circa il 50%. Da allora, è stato ideato un protocollo di correzione preoperatoria del collasso cardiovascolare e il tasso di sopravvivenza è salito all’85%.
Dopo aver corretto il collasso circolatorio, gli obiettivi del trattamento comprendono la decompressione dello stomaco, il riposizionamento e la pessi dello stomaco alla parete addominale.
Quando il paziente arriva in clinica, la prima cosa da fare è posizionare due grandi cateteri venosi nelle due vene cefaliche.
A questo punto è possibile somministrare fluidi cristalloidi isotonici (90 ml / kg nella prima ora), per migliorare la perfusione e stabilizzare il paziente prima della chirurgia.
Alcuni studi sperimentali suggeriscono l’utilizzo della Desferoxamina (farmaco chelante del ferro) per prevenire il danno tessutale causato dalla libera circolazione delle sostanze endotossiemiche dopo la ripresa della perfusione.
Prima della chirurgia deve essere eseguita la decompressione gastrica.
La decompressione può essere tentata con l’inserimento di un tubo di silicone in esofago. Se si incontra resistenza a livello dello sfintere esofageo craniale, l’avanzamento del tubo non deve essere forzato, in quanto ciò potrebbe causare la rottura dell’esofago caudale.
Se l’intubazione orogastrica non è riuscita, lo stomaco viene decompresso per via percutanea tramite un catetere di grosso calibro.
Una volta stabilizzato l’animale si passa alla chirurgia addominale.
Viene praticata una grande incisione mediana ventrale. Lo stomaco è ulteriormente decompresso con un catetere e poi ruotato nella sua posizione normale.
Per trovare il piloro, si deve individuare il duodeno (identificabile grazie al pancreas annesso) e si deve percorrerlo cranialmente. A questo punto delicatamente si può de-ruotare lo stomaco.
Una volta riportato nella sua posizione fisiologica si può valutarne la vitalità ed asportarne le parti necrotiche. Di solito la necrosi si verifica a livello della grande curvatura, e studi recenti dimostrano che il 70% dei cani che ha subito resezione gastrica può sopravvivere senza complicazioni.
E’ importante poi esaminare la milza che nella maggior parte dei casi viene asportata a causa dei danni irreparabili.
A questo punto si passa all’intervento di Gastropessi. Ne sono state descritte molte procedure, ma tutte hanno in comune lo stesso scopo: l’ancoraggio permanente della regione antrale pilorica dello stomaco alla parete addominale destra.
Le varie tecniche comprendono la Gastropessi con drenaggio, la Gastropessi incisionale, la Gastropessi con lembo muscolare, la Gastropessi circumcostale e varie modifiche delle stesse. Tutte hanno un’ottima percentuale di successo.
Nella Clinica Veterinaria Borgarello preferiamo utilizzare la tecnica della Gastropessi incisionale.
Questa tecnica prevede l’esecuzione di un’ incisione sieromuscolare a livello del piloro e l’esecuzione di un’incisione simile a livello della parete addominale interna appena caudalmente all’ultima costa. Queste due incisioni vengono quindi suturate tra loro per dar luogo all’adesione permanente (pessi).
La gastropessi incisionale è una tecnica che permette di velocizzare i tempi della chirurgia e gli studi hanno dimostrato essere molto efficacie nel prevenire successivamente episodi di torsione gastrica nei cani.
Nonostante la buona riuscita di un intervento, spesso subentrano delle complicazioni. Per questo motivo quando si parla di torsione gastrica si sentono spesso le parole “prognosi riservata o infausta”.
Il trattamento della torsione dello stomaco potrebbe comunque essere insoddisfacente per due motivi. In primo luogo, la condizione si sviluppa così rapidamente che l’animale può venire a morte ancor prima del trattamento. In secondo luogo, non è possibile salvare tutti gli animali poiché alcuni mostrano danni irreparabili allo stomaco o al circolo e possono venire a morte anche dopo un intervento eseguito con la massima cura.
Pertanto, dobbiamo rivolgere la nostra attenzione alla prevenzione di questa condizione. Cliccando sul box “Prevenzione della torsione dello stomaco ” scoprirai come possiamo mettere per sempre al sicuro il tuo cane da questa grave patologia.
A cura della dott.ssa Katiuscia Camboni della Clinica Veterinaria Borgarello.
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