Giovedì, 10 Dicembre 2015 18:21
Il macellaio era in difficoltà economiche. Il veterinario, suo amico, lo sapeva e aveva deciso di aiutarlo con uno scambio di assegni e cambiali. Scambio che, per il pm Paola Conti, si sarebbe rivelato molto più vantaggioso per il veterinario imputato che per il macellaio, tant’è che la pubblica accusa, ieri, ne ha chiesto la condanna a due anni e cinquemila euro di multa.
Per la difesa la questione è più complessa di quanto ricostruito in aula dall’accusa: i prestiti, e detta dei legali, sarebbero stati molti di più di quello di 10mila euro. Prestiti leciti e senza tassi di interesse, men che meno usurario, secondo i difensori. L’assegno di 20mila euro sarebbe stato staccato dalla vittima per pareggiare finalmente i conti.
La sentenza tra una settimana. (fonte)