Si è concluso con la condanna a un anno e mezzo di reclusione e tre mesi di interdizione dal commercio di animali, il processo, presso il Tribunale di Nola (Napoli), a carico di un commerciante di animali, imputato per i reati di traffico illecito di animali da compagnia, ricettazione e violazione di sigilli.
I fatti risalgono al marzo 2012 quando gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Roccarainola (Napoli) intervennero in un capannone nei pressi di Nola (in località Camposano) e sequestrarono 51 cuccioli di varie razze, introdotti sul territorio italiano privi di sistemi di identificazione, di certificazioni sanitarie e in età inferiore a quella prevista dalla normativa vigente.
16 cuccioli morirono subito dopo il sequestro e i 35 sopravvissuti furono affidati in custodia giudiziaria alla LAV che in poche settimane ha trovato per tutti una famiglia accogliente che garantisse loro affetto e serenità.
“Siamo soddisfatti di questa condanna, e lo siamo anche perché grazie a uno strumento processuale utilizzato per la prima volta dalla Procura di Nola è stato possibile “riscattare” gli animali e garantirne la permanenza in famiglia ancor prima della sentenza di condanna”, commenta Ilaria Innocenti, responsabile LAV – Area Animali Familiari.
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