Nel giorno che celebra le alternative vegetali al latte (#WorldPlantMilkDay) non possiamo non osservare positivamente come gli americani oggi consumino il 37% in meno di prodotti lattiero caseari rispetto al 1970 e come – per esempio – nel 2016 il solo latte di mandorle abbia registrato negli USA una crescita del 4.2 %, con un fatturato che raggiunge il miliardo di dollari.
La corsa verso prodotti più salutari e meno invasivi per gli animali e il Pianeta accelera in modo sostenuto anche da noi, basta guardarsi intorno, nei supermercati o nei bar. Secondo una ricerca Nielsen, i cui dati sono stati diffusi questa primavera, sempre più italiani apprezzano le bevande vegetali, le alternative vegetali allo yogurt, ai dessert e alla panna da cucina. Il settore ha registrato infatti un aumento del 10%, per un valore complessivo di circa 220 milioni di euro. Lo spostamento delle preferenze verso prodotti e alimenti sostitutivi vede al primo posto le alternative vegetali allo yogurt e al latte vaccino, sostituiti in primis dai prodotti a base di soia. Ma non c’è solo la soia: l’incremento di vendita delle bevande a base di mandorla, avena, riso e cocco nel 2016 si attesta intorno al 36%. In termini di penetrazione, riferisce l’indagine di mercato, più di una famiglia italiana su tre (pari al 34%) ha acquistato almeno una volta un prodotto a base vegetale nel 2016, con un volume annuale per famiglia di 13 kg (+9%). Inoltre, 400 mila nuovi nuclei familiari si sono avvicinati alla categoria merceologica in questione. Avanti tutta!
E non dimentichiamo di firmare la petizione lanciata da Il Salvagente, che chiede di diminuire l’IVA sulle bevande vegetali, portandola dal 22% al 4%.
I miti che circondano la necessitò di consumare latte animale sono muri che si sgretolano con lentezza, ma in modo inesorabile. Il consumatore capisce, chiede, e il mercato offre. Il messaggio è stato recepito e le alternative al latte, ai formaggi e ad altri prodotti dell’industria casearia aumentano, salvando così sempre più animali da una vita di sfruttamento assoluto.
Paola Segurini
Responsabile LAV Area Scelta Veg